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Strategia

Perché la content curation è fondamentale per la tua strategia sui social media

Cos’è la content curation e perché è fondamentale per la tua strategia dei contenuti sui social media? Ecco i vantaggi per il tuo pubblico e il tuo brand.

Alexia Gattolin Febbraio 3, 2017 5 min read
content curation

Cos’è la content curation? La semplice traduzione letterale dall’inglese non rende l’idea. Cura dei contenuti, sì, ma cosa significa esattamente? E perché è fondamentale per la tua strategia sui social?

I social media sono lo strumento migliore per entrare in contatto con i clienti in modo immediato. Dalla risoluzione dei problemi di customer care ai feedback in real time, fino al lancio di una campagna o alla sponsorizzazione di un contenuto, i brand hanno la possibilità di comunicare e dialogare direttamente con i propri follower con un facilità prima d’ora inimmaginabile.

Quando si parla di piano editoriale sui social, però, spesso si rischia di sottovalutare la questione dei contenuti. Non basta avere il famoso cugino che ha millemila amici su Facebook e ci sa proprio fare per pensare di avere la situazione sotto controllo. È necessaria una strategia che consideri e ottimizzi tutte le opportunità che i canali social sono in grado di fornire.

Di seguito ti illustriamo i vantaggi della content curation per i tuoi lettori e, di conseguenza, per il tuo brand. Avvicinandoti a loro con la giusta strategia di contenuti sui social, non solo gli darai un valore aggiunto, ma avrai anche più probabilità che possano diventare tuoi clienti, o anche “solo” tuoi affezionati sostenitori sul web.

#1 Evita di essere troppo (o solo) autoreferenziale

Ok, è il profilo della tua attività. E sei sui social per un motivo ben preciso: parlare della tua attività. Non fa una piega.

Ma un errore che si commette spesso è quello di condividere post esclusivamente autoreferenziali, chiudendosi in una sorta di gabbia che delimita lo spazio tra il brand e tutto il resto del mondo (social). Ha senso? Perché un utente dovrebbe continuare a seguirci se parliamo sempre e solo di noi stessi, senza offrire qualcosa in cambio che lo arricchisca indipendentemente dalla nostra finalità – più o meno indirettamente – commerciale?

content curation

Ricordiamoci che la comunicazione sui social funziona se crea engagement, non se è un monologo. Ecco perché non puoi assolutamente pensare di dedicarti solo al content marketing e fare a meno di una content curation che includa il giusto mix di contenuti tuoi e di contributi esterni. 

I brand che si preoccupano solo di parlare di sé non hanno mai grande appeal sui social, soprattutto nel lungo periodo. Non rischiare di sembrare un bot che “spara” unidirezionalmente contenuti senza un minimo di strategia (e fantasia) alle spalle.

#2 Dai ai tuoi follower un valore aggiunto e un motivo per tornare sul tuo canale: raccogli e seleziona per loro

La prima regola dei social media è conoscere il proprio pubblico quanto più approfonditamente possibile. Pubblicando contenuti interessanti su temi rilevanti per il tuo brand o il tuo settore, sarai in grado di apportare valore per i tuoi follower, trasformando il tuo profilo o la tua pagina in una fonte di informazioni su cui poter fare affidamento.

In questo modo, i tuoi lettori non dovranno andare alla ricerca di svariate fonti diverse per trovare i contenuti che cercano. Nell’information overflow che caratterizza sempre di più il web, offrire un’esperienza personalizzata che gli faccia risparmiare del tempo e li arricchisca con contenuti di qualità contribuisce ad aumentare la tua reputazione e la loro fiducia.

Ovviamente, a seconda della natura della tua attività, dovrai trovare il giusto equilibrio. Non stiamo dicendo che qualunque profilo dovrebbe diventare un hub di contenuti in modo indiscriminato: se sei un blog, un’azienda, un magazine, ovviamente la tua attività di content curation per i social seguirà linee differenti. La percentuale di contenuti selezionati da altre fonti rispetto a quella dei tuoi contenuti dipenderà anche dal tipo di pubblico a cui ti rivolgi.

Regina Anaejionu, di ByRegina.com è una nota imprenditrice freelance e blogger. Il suo profilo Twitter è stracolmo di contenuti di altre fonti, e grazie alla dedizione e alla continuità con cui fornisce contenuti di valore ai suoi follower, riscuote ogni giorno un enorme successo. La sua capacità di creare e curare contenuti di valore è molto apprezzata. E premiata.

I’ll never get tired of reading this post from @OlyviaMedia. So honest. So raw. So brave. https://t.co/OnkfhAXfWl pic.twitter.com/jVDg5gOq9D

— Regina Anaejionu (@byReginaTV) 31 luglio 2016

#3 Condividi i contenuti dei tuoi follower/clienti

Stai seguendo i tuoi clienti sui social? Alcuni di loro magari sono grandi realtà e hanno un’ottima base di follower, altri invece beneficerebbero di un po’ di visibilità da parte tua. In entrambi i casi, faresti bene a creare un po’ di engagement con loro, anche condividendo i loro contenuti (quando sono rilevanti e possono essere interessanti per il tuo brand e i tuoi follower, ovviamente).

Includere i contenuti dei tuoi clienti nella social content strategy è molto utile. Condividi un blogpost di un tuo cliente sul settore, retwittalo, oppure ricondividi una sua foto ispiratrice su Instagram (e non dimenticare i credits!). Mostrare al tuo pubblico – soprattutto quello che ti è già fedele – che lo apprezzi e che sei contento di dargli visibilità, rende più umano il tuo brand e più contenti i tuoi follower.

GoPro utilizza proprio questo approccio, riempiendo il suo profilo Instagram quasi solo di post tratti dalla sua community di fedelissimi. Gli autori degli scatti usano prodotti GoPro, ma l’attenzione è incentrata unicamente sulle loro magnifici contenuti e sulle storie che raccontano.

Photo of the day! #tbt to those ??with @creative_dyllan_ • • • #GoPro #GoProTravel #Sunset

A photo posted by gopro (@gopro) on

#4 La content curation è utile anche per costruire legami con influencer ed esperti del tuo settore

Allo stesso modo (o ancor più) di follower e clienti, anche influencer ed esperti del tuo settore sono una fonte importantissima di contenuti che dovresti includere nella tua strategia. Darai ancora più autorevolezza (e viralità) ai tuoi contenuti, oltre a stabilire un contatto diretto con loro. Ricordati, anche in questo caso, di taggarli. Se scegli con cura e in modo coerente e mirato, è molto probabile che il contatto porterà buoni frutti. E anche i tuoi follower sicuramente ne trarranno un notevole beneficio.

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#5 Personalizza la (ri)condivisione di contenuti di altre fonti

Talvolta è facile dimenticarsi dei benefici di una buona content curation sui social media, specialmente quando si ha a disposizione un comodissimo retweet o il tasto condividi. Se poi si utilizzano tool che consentono di automatizzare la pubblicazione in modo completamente automatizzato, senza alcun intervento di selezione, rielaborazione e pianificazione, allora sei ancora ben lontano dalla strategia giusta.

Non limitarti a pubblicare il link al contenuto: aggiungici un commento e prenditi il tempo di rispondere a quelli degli utenti con domande o approfondimenti, per far sì che la conversazione continui. Ricordati il potere delle call to action! 

Cerca anche di essere originale: sicuramente Twitter non è il social visual per eccellenza, ma un buon allegato multimediale scelto da te ti aiuterà a catturare l’attenzione, e sicuramente a “commentare” a modo tuo con un taglio personale. Sugli altri social poi…beh, ancora meglio.

Ricordati, infine, che anche per la content curation non c’è una formula matematica (come spesso accade sui social). Il mix di contenuti selezionati lo decidi tu, ma soprattutto lo deciderà il tuo pubblico. È un processo dinamico, e in continua evoluzione. Sii in grado di seguirlo e di mantenere il passo.

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By Alexia Gattolin

Alexia è content writer & strategist. Si interessa di blog, travel, fotografia, sottoculture e sociologia dei consumi. E social media, ovviamente.

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