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Strategia

Pinterest: è un social network oppure no?

Pinterest non è un social network. Questo, almeno, è quanto precisano i suoi vertici. Ma perché questa presa di posizione? Quali sono le motivazioni reali?

Alexia Gattolin Aprile 25, 2017
Pinterest

Spoiler: Pinterest non è un social network. 

Ah no? Così pare. Questo, almeno, è quanto il suo CEO Ben Silbermann ha recentemente – e nuovamente – dichiarato. E non è una sorpresa: in effetti, da almeno un paio d’anni è in atto il tentativo di scrollarsi di dosso questa etichetta, anche se l’impresa non è così semplice e immediata.

Pinterest non vuole essere definito un social

Già a marzo del 2015 l’Head of Brand David Rubin aveva dichiarato con enfasi: “La realtà è che le persone vanno su Pinterest per se stesse”.

Pochi mesi dopo, lo stesso Silbermann aveva aggiunto“Quando metti un Pin su qualcosa, di fatto lo stai salvando per te stesso. C’è qualcosa che ti tornerà utile in un secondo momento. Penso che sia [un utilizzo] davvero differente”

Pinterest

Insomma, lo scopo di Pinterest sembrerebbe più quello di cercare, trovare e tenere traccia di contenuti che ci interessano per svariati motivi e a cui vorremo poter attingere in futuro. L’aspetto di condivisione e connessione, invece, sarebbe decisamente in secondo piano.

Ma è davvero così?

Forse non del tutto. Stando ad un’altra dichiarazione di Rubin, uno dei principali motivi della crescita di Pinterest negli ultimi anni sarebbe proprio la condivisione, il passaparola (tanto da consentire un ricorso molto limitato alla pubblicità).

Una contraddizione? Forse.

Sta di fatto che ora la presa di posizione è ancora più forte, e i vertici di Pinterest sentono insistentemente il bisogno di rimarcare le distanze dai social network – primo fra tutti Instagram.

Pinterest

Due novità per distanziarsi dai social network

Non a caso, proprio in questi giorni sono state annunciate due importanti novità: la prima riguarda l’eliminazione del tasto “Like”, la seconda riguarda invece l’arrivo imminente di una campagna pubblicitaria. il cui scopo è quanto mai chiaro e inequivocabile:

“La sfida numero 1 sarà far capire alle persone che Pinterest non è un social network”.

Analizziamo entrambe le notizie per capire in che direzione sta andando Pinterest e cosa aspettarci a breve, alla luce delle ultime dichiarazioni.

Scompare il tasto Like

Il tasto Like di Pinterest sarà presto eliminato. Pare che, in sua assenza, ci potrà essere un maggiore engagement in termini di Pin: infatti, al momento si rischia di fare un po’ di confusione tra il tasto Like e il tasto Salva. E sappiamo che lo scopo principale su Pinterest non è accumulare like (qui, a differenza di Instagram, la logica degli account popolari per i loro “numeri” è molto meno presente e sentita).

Pinterest

D’altra parte, Pinterest si autodefinisce “il catalogo mondiale delle idee”. E come dichiarato a Recode:

“Mentre altri brand vogliono farti vivere nella realtà virtuale, Pinterest incoraggia le persone a vivere nel mondo reale. Ci piace dire
‘Sii te stesso, non il tuo selfie’. Ci sono molti servizi là fuori che con la missione di aiutarti a connetterti e a condividere contenuti con i tuoi amici. Noi siamo l’app esclusivamente per la visual discovery”.  

Quindi la scelta non appare in fondo così insensata, anche se di sicuro è in controtendenza rispetto al panorama social attuale. Appunto.

La (prima) campagna di ads negli USA

È stato annunciato anche l’arrivo di una campagna pubblicitaria negli Stati Uniti, prevista per l’estate. Si tratta della prima iniziativa di questo genere per Pinterest. E lo scopo è quanto mai chiaro e inequivocabile:

“La sfida numero 1 sarà far capire alle persone che Pinterest non è un social network”.

La campagna sarà diffusa a sia online che offline, e sembra proprio che questa volta si faccia sul serio, visto è previsto il coinvolgimento come Direttore Creativo di Janet Champ, nota per alcune campagne di successo di Nike.

Perché Pinterest non vuole essere (più) un social

Qual è il motivo alla base di così tanta insistenza?

Di sicuro la necessità di prendere le distanze dai social network significa almeno 3 cose ben precise:

  • distanziarsi da Instagram: il “fratello maggiore”, anche se nato poco dopo. Il social visual per eccellenza sta avendo un successo e una crescita esponenziale (ora conta 600 milioni di utenti attivi al mese, contro i 150 milioni di Pinterest), soprattutto da quando è stato acquisito da Mark Zuckerberg. E come già accaduto per le Storie, “ispirate” al formato di Snapchat, recentemente ha introdotto una feature molto simile a quella di Pinterest, le Collections (raccolte di immagini salvate). Quindi la necessità di prendere le distanze di fronte al Golia delle immagini è più forte che mai.
Pinterest e Instagram
Fonte: Instagram blog (Collections)
  • distanziarsi da Facebook: se Instagram è il Golia delle immagini, Facebook è il Golia dei social, e sta gradualmente integrando una miriade di feature che lo rendono una minaccia sicura per tutti i competitor minori. Non ci sarebbe battaglia, e quindi meglio precisare che Pinterest e Facebook non sono in competizione, perché hanno scopi e utilizzi completamente diversi.

Pinterest e Facebook

  • distanziarsi da Google: Pinterest si auto-definisce il catalogo mondiale delle idee. E il primo “catalogo” per la ricerca online di…qualunque cosa ci venga in mente…è ovviamente Google. Oltretutto, Big G si sta muovendo anche verso logiche di “acquisto” vicine a Pinterest (i Pin acquistabili sono per ora disponibili negli USA). Anche in questo caso, quindi, meglio correre ai ripari.
Pinterest
Fonte: Google blog (Shop the Look)

Tutto questo, probabilmente, trova ancora più riscontro in vista di un eventuale lancio di Pinterest in borsa. Abbiamo già visto infatti una mossa analoga di Snapchat, che aveva preso le distanze dal mondo dei social spostandosi verso gli hardware con Snap Inc. e gli Spectacles, proprio in preparazione del grande passo.

Pinterest

 

Il mondo dei social è fatto di giganti. Di pochi veri giganti. E il confronto e i paragoni continui non giovano di certo a chi sta cercando nuove strade per crescere e continuare a crescere, soprattutto nel lungo periodo.

Al di là di ogni definizione, per il momento una cosa è certa. Pinterest rimane davvero una risorsa indispensabile per attingere ad un “catalogo di idee” inesauribile.

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By Alexia Gattolin

Alexia è content writer & strategist. Si interessa di blog, travel, fotografia, sottoculture e sociologia dei consumi. E social media, ovviamente.

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