I video su LinkedIn: la guida completa per il 2019
Come utilizzare i video su LinkedIn in ottica di marketing? Ecco tutto quello che c'è da sapere, inclusi esempi di famosi brand, nella nostra guida.
Come utilizzare i video su LinkedIn in ottica di marketing? Ecco tutto quello che c'è da sapere, inclusi esempi di famosi brand, nella nostra guida.
Con il lancio dei video nativi nel 2017, LinkedIn ha dimostrato di voler rimanere al passo con le altre piattaforme di social media marketing, e non solo in ottica B2B. Una scelta che si è rivelata decisamente vincente, e che sicuramente continuerà a favorirne la rapida crescita.
In un solo anno, i post con video su LinkedIn hanno generato infatti più di 300 milioni di interazioni. In media, significa che hanno triplicato l’engagement rispetto ai post di solo testo. Inoltre, i primi dati ottenuti dal beta program di LinkedIn dimostrano che i video nativi hanno una probabilità di dare inizio a una conversazione fra gli utenti del social cinque volte più alta rispetto a tutti gli altri contenuti.
Oltre a questi incredibili dati sull’engagement, si può anche affermare che il video marketing si sia rivelato un ottimo strumento in termini di ROI. Stando all’Aberdeen Group, i brand che utilizzano il video marketing registrano un aumento del proprio flusso di reddito più rapido del 49% rispetto alle aziende che non lo fanno.
Sei pronto a cogliere questa incredibile opportunità anche tu? Questa guida ti spiegherà tutto quello che c’è da sapere sui video di LinkedIn, dalle basi ai dettagli sulle specifiche tecniche, passando per una serie di interessanti esempi da cui prendere spunto.
È ancora pratica comune di molti brand quella di caricare i video su una piattaforma come YouTube o Vimeo e poi condividere il link su LinkedIn. Funziona, ma per vari motivi i video nativi di LinkedIn tendono ad essere una strategia più efficace.
Un video nativo è un video che viene caricato direttamente su LinkedIn o creato sulla piattaforma stessa.
A differenza di quelli incorporati, i video nativi di LinkedIn partono in automatico nel feed, con una probabilità decisamente maggiore di attirare l’attenzione. Le statistiche dimostrano che i video nativi di Facebook ottengono 10 volte più condivisioni dei video visualizzati attraverso link condivisi: è molto probabile che lo stesso accada per i video nativi di LinkedIn.
I video ads di LinkedIn sono video aziendali sponsorizzati che compaiono nel feed. Le campagne video hanno un grosso potenziale di accrescere brand awareness e lead generation, perché tipicamente vengono presentate a un pubblico più ampio ma anche più selezionato.
A differenza dei video nativi di LinkedIn, che possono avere una durata massima di 10 minuti, i video ads possono durare fino a 30 minuti.
Gli administrator di pagine aziendali possono impostare una campagna di video ads utilizzando Campaign Manager oppure scegliere di sponsorizzare un post preesistente.
Sia da desktop che da mobile, la condivisione di un video nativo di LinkedIn è sostanzialmente un procedimento in tre fasi. I dispositivi mobili permettono di registrare e pubblicare in-app e di aggiungere testo e sticker, mentre il desktop richiede un video pre-registrato.
Dopo aver pubblicato un video, avrai accesso ad alcuni insight sulla tua audience, come il numero di visualizzazioni, like e commenti ricevuti dai post. Potrai inoltre scoprire le migliori aziende, le mansioni e il luogo di chi ha visualizzato il video. Scopri quali metriche sui video contano di più.
Ecco una guida rapida alla realizzazione di una campagna pubblicitaria con i video ads di LinkedIn:
I video ads di LinkedIn forniscono dati di analytics più esaurienti rispetto ai video nativi di LinkedIn. Scopri di più sui dati di analytics dei video ads di LinkedIn.
Quando crei un video su LinkedIn, assicurati di seguire sempre queste specifiche tecniche. Tieni anche presente che ci sono differenze fra le specifiche dei video nativi standard e quelle dei video ads di LinkedIn.
360p (480 x 360; wide 640 x 360)
480p (640 x 480)
720p (960 x 720; wide 1280 x 720)
1080p (1440 x 1080; wide 1920 x 1080)
Vuoi condividere il tuo video su più di un social network? Dai un’occhiata alla nostra guida completa dedicata alle specifiche per i video sui social media.
Prima di precipitarsi in modalità selfie e lanciare la registrazione, ci sono un paio di cose da tenere a mente.
LinkedIn raccomanda che un video contenga un hook, cioè qualcosa che catturi subito l’attenzione, entro i primi 2 secondi.
Secondo questo studio di LinkedIn, se l’attenzione diminuisce dopo i primi 1-2 secondi, arrivati ai 10 secondi scomparirà del tutto. Questo sembra essere confermato anche dai dati di Facebook, che mostrano come il 65% delle persone che guardano i primi tre secondi di un video lo seguirà per almeno 10 secondi, mentre solo il 45% lo seguirà per 30 secondi.
Fai in modo di condividere il tuo messaggio, o ciò che vuoi che vedano, fin da subito: ti permetterà di lasciare un’impronta in un numero decisamente maggiore di spettatori.
Fino all’85% dei video sui social vengono visualizzati senza sonoro. Ciò significa che la maggior parte dei membri di LinkedIn guarderà il tuo video come fosse un film muto. Organizzati di conseguenza: includi immagini descrittive e infografiche illustrative, e usa un linguaggio del corpo particolarmente espressivo.
Anche se nel tuo video non c’è molto parlato, i sottotitoli lo renderanno più accessibile. Inoltre, visto che LinkedIn ha anche aggiunto una feature per i sottotitoli, non hai proprio più scuse per non inserirli.
Per aggiungere i sottotitoli:
Un video a inquadratura fissa può essere noioso e, con gli utenti che tendono a sparire a destra e a manca, variare l’inquadratura può essere un modo di mantenere alta la loro attenzione. Anche se stai girando un’intervista, prendi a prestito una seconda videocamera per filmare da angolature diverse. Oppure filma del materiale secondario da usare come base per la voce.
Secondo LinkedIn, i video ads di maggiore successo durano meno di 15 secondi. Ma la durata può variare nel caso dei video nativi di LinkedIn. Ecco alcuni fattori da tenere in considerazione:
Cosa vuoi che il tuo pubblico faccia dopo aver guardato il video? Lascialo con una intenzione precisa e orientalo ad agire con una call to action. Ecco alcuni consigli per scrivere le CTA.
Uno studio recente di Slidely ha rilevato che, su Facebook, il 44% del pubblico legge le didascalie “spesso”, mentre il 45% le legge “qualche volta”.
È probabile che lo stesso valga per LinkedIn, quindi non perdere l’occasione di descrivere il video o far passare un messaggio. Ma mantieni il testo breve e dritto al punto. Noi suggeriamo di non superare i 150 caratteri.
Aggiungere hashtag di LinkedIn e @ per menzionare nomi di aziende o membri rilevanti nella didascalia è un modo utile di aumentare la reach e raggiungere un pubblico più numeroso.
E non dimenticarti di includere un link, soprattutto se il fine del video è quello di aumentare il traffico verso il tuo sito Web o la pagina di un prodotto. Non solo: LinkedIn ha scoperto che i post contenenti link tendono ad avere un engagement del 45% superiore rispetto a quelli che non ne hanno.
La Guida ai Video Ads di LinkedIn riporta che i post o le email promozionali che comprendono la parola video possono aumentare enormemente il click-through rate. Se hai investito nella creazione di un video, promuovilo adeguatamente…e anche se ti sembrerà scontato, utilizza questa parola chiave.
In linea di massima, possiamo dire che i contenuti video dei brand su LinkedIn rientrino in quattro categorie principali: cultura, prodotti e servizi, notizie ed eventi.
Se hai un blog aziendale, puoi valutare quali contenuti generano i migliori risultati e pensare a come poterli trasformare in un video di LinkedIn.
Cambiamenti al vertice, nuove iniziative, acquisizioni, partnership e così via sono tutti materiali da video.
Esempio: Coca Cola
Usa i video di LinkedIn per creare un po’ di suspense o anticipare quello che bolle in pentola.
Esempio: MyTaxi
Mostra ai tuoi follower dove avviene la magia. È un’ottima opportunità per svelare i retroscena della tua azienda, mostrando le skills, la tecnologia e i volti che supportano la tua attività. Metti in mostra la tua cultura aziendale!
Esempio: Lego
Video istruttivi o informativi sono particolarmente utili quando si opera in un settore che utilizza un gergo complicato o che comporta un alto livello di complessità. Considerala un’opportunità per insegnare al tuo pubblico qualcosa di nuovo.
Esempio: The World Bank for the African Green Revolution Forum – AGRF
Stai cercando di ottenere più partecipanti per la tua conferenza? Crea una videoguida o evidenzia alcuni dei motivi che potrebbero indurre chi guarda a iscriversi.
Esempio: MicroStrategy
Interventi scelti dei relatori, demo di prodotti e interviste possono creare un recap vincente dei momenti salienti di un evento.
Esempio: Pulse Africa
Posiziona la tua azienda come leader di pensiero tramite interviste che condividono la vision dei dirigenti di più alto livello.
Esempio: WeWork
Esempio: Bill Gates
Condividere i testimonial è un modo perfetto per dimostrare come i tuoi prodotti o servizi hanno aiutato i clienti.
Esempio: Philips
Usa i video di LinkedIn per far sapere a clienti e dipendenti (attuali e potenziali) quali sono i presupposti chiave della tua azienda.
Esempio: Boeing Pride
Fai vedere al clienti chi sta dietro l’operato della tua azienda, e allo stesso tempo premia i tuoi collaboratori, dando loro visibilità e il giusto riconoscimento. Guadagnerai di certo un maggiore sostegno al brand da parte loro.
Esempio: GE
Esempio: UN Women
I video riguardanti iniziative aziendali di responsabilità sociale sono sicuramente un ottimo modo per promuovere le cause a cui si dedica la tua azienda, e favorirne la partecipazione su larga scala.
Esempio: Cisco
Se la tua azienda viene citata su Jeopardy, vuoi non condividere il video?
Esempio: Sephora
L’articolo originale “Everything You Need To Know About LinkedIn Video in 2019” è pubblicato sul global blog di Hootsuite.
Gestisci la presenza del tuo brand su LinkedIn in modo smart: usa Hootsuite per la programmazione di video e aggiornamenti, il targeting dei post, l’engagement dei follower e l’analisi dell’impatto del tuo lavoro.